Recenti studi scientifici stanno fornendo nuove informazioni sul ruolo dei raggi cosmici nell'innesco dei fulmini, un fenomeno naturale da sempre oggetto di studio.
Tradizionalmente, la formazione dei fulmini era attribuita all'elettricità statica atmosferica. Tuttavia, nuove ricerche suggeriscono che i raggi cosmici, particelle ad alta energia provenienti dallo spazio, potrebbero avere un ruolo significativo in questo processo.
Un team di ricercatori del Los Alamos National Laboratory ha scoperto che i lampi di fulmine sono spesso seguiti da scariche negative più veloci. Questa osservazione apre nuove prospettive sulla dinamica atmosferica e suggerisce che i raggi cosmici potrebbero essere responsabili dell'innesco dei fulmini. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista *JGR Atmospheres*.
Un altro studio ha dimostrato come i forti campi elettrici all'interno dei cumulonembi accelerino gli elettroni, producendo raggi X e dando il via a una cascata di eventi. Victor Pasko, professore di ingegneria elettrica presso la Penn State School of Electrical Engineering and Computer Science, ha dichiarato che questi risultati forniscono una spiegazione precisa e quantitativa di come i fulmini si innescano in natura, collegando i raggi X, i campi elettrici e la fisica delle valanghe di elettroni.
La comprensione dei meccanismi che generano i fulmini è essenziale per migliorare le previsioni meteorologiche e proteggere le comunità. L'innovazione tecnologica, come i sistemi di rilevamento dei fulmini, sta diventando sempre più sofisticata.
Benjamin Franklin confermò la natura elettrica dei fulmini nel 1752.