Una scoperta archeologica nella penisola di Homa, Kenya, ha portato alla luce i più antichi strumenti in pietra conosciuti, datati a circa 2,6 milioni di anni fa. Questi reperti, rinvenuti nel sito di Nyayanga sulle rive del Lago Vittoria, offrono nuove prospettive sulle capacità cognitive e di pianificazione dei nostri antenati ominidi.
Gli scavi hanno rivelato centinaia di strumenti litici, realizzati principalmente con quarzite e riolite. La loro particolarità risiede nell'origine dei materiali, provenienti da località distanti oltre 10 chilometri. Questo suggerisce che gli ominidi di quel periodo possedevano una mappa mentale del territorio e la capacità di pianificare l'approvvigionamento di materie prime da siti remoti, un'abilità di pensiero avanzato per l'epoca.
L'analisi degli strumenti indica che venivano impiegati per la lavorazione sia di piante che di animali, inclusi gli ippopotami. La presenza di molari appartenenti a Paranthropus, un ominide estinto strettamente imparentato con il genere Homo, nello stesso sito, solleva l'ipotesi che questa specie possa essere stata responsabile della creazione e dell'utilizzo di questi utensili. Tradizionalmente, il Paranthropus era considerato meno incline all'uso di strumenti, ma questa evidenza suggerisce un ruolo più attivo.
Questa scoperta sposta indietro i confini della nostra comprensione delle abilità cognitive degli ominidi primitivi, dimostrando una capacità di pianificazione e di trasporto di materie prime su distanze considerevoli, un comportamento ritenuto emergente molto più tardi nell'evoluzione umana. La ricerca, pubblicata su Science Advances, evidenzia come questa capacità di anticipazione fosse cruciale per l'adattamento e la sopravvivenza in un ambiente in continua trasformazione.
Ulteriori studi indicano che questa abilità di selezionare e trasportare pietre di alta qualità per la fabbricazione di strumenti potrebbe essere comparsa circa 600.000 anni prima di quanto ritenuto in precedenza. Gli studiosi ipotizzano che questa lungimiranza fosse fondamentale per accedere a fonti di cibo più ricche, integrando la dieta e supportando lo sviluppo fisico e cerebrale. La tecnologia Oldowan, a cui appartengono questi strumenti, è considerata una delle innovazioni tecnologiche più importanti nella storia umana, permettendo l'accesso a una gamma più ampia di alimenti e innescando un circolo virtuoso di sviluppo tecnologico e cognitivo.