Il Genoma dell'Antico Egitto Svela l'Incontro di Popolazioni e Segreti dell'Epoca Dinastica

Modificato da: Katia Remezova Cath

Con grande entusiasmo, la comunità scientifica italiana accoglie la straordinaria scoperta della decodifica del genoma più antico mai trovato in Egitto, un viaggio affascinante nel cuore della nostra storia umana condivisa. Questo studio rivoluzionario ci regala una finestra senza precedenti sulle migrazioni e sulla vita quotidiana di popoli vissuti oltre 4.500 anni fa, un patrimonio che risuona profondamente con il nostro amore per le radici e le tradizioni.

Gli studiosi del Francis Crick Institute e della Liverpool John Moores University hanno analizzato il DNA di un individuo vissuto durante il periodo dinastico precoce dell'Egitto, tra 4.500 e 4.800 anni fa. I resti, scoperti nel 1902 a Nuwayrat e conservati in una ceramica, raccontano una storia di vita e lavoro antica come le nostre più care tradizioni regionali. Il DNA, estratto da un dente, ha permesso di ricostruire l'intero genoma, un'impresa tecnica che ricorda la dedizione artigianale tipica delle botteghe italiane.

L'analisi genetica ha rivelato che l'80% dell'ascendenza di questa persona proviene da popolazioni del Nord Africa, mentre il restante 20% ha origine in Mesopotamia, l’area corrispondente all'attuale Iraq. Questa scoperta testimonia antichi scambi culturali e umani, simili ai flussi storici che hanno arricchito le nostre regioni italiane, da Nord a Sud, creando un mosaico di identità e bellezza.

Lo studio del suo scheletro suggerisce che fosse un vasaio, grazie a segni come l’ingrossamento delle ossa delle cosce e l’artrite al piede destro, probabilmente causati dall’uso di un tornio azionato con il piede, tecnologia introdotta proprio in quell’epoca in Egitto. Un dettaglio che ci avvicina al valore della manualità e dell’arte, così radicato nella nostra cultura.

Pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature il 2 luglio 2025, questa ricerca apre nuove prospettive per comprendere le migrazioni e le interazioni tra popolazioni antiche, un tema che risuona con il nostro amore per la storia e la bellezza delle diversità culturali. Analizzare genomi antichi è come sfogliare un libro di famiglia universale, che ci insegna l’evoluzione umana e l’intreccio profondo tra culture diverse, un patrimonio prezioso per tutti noi.

Fonti

  • Dagens Nyheter

  • Phys.org

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