L'arcipelago delle Hawaii si prepara all'arrivo dell'uragano Kiko, una potente tempesta di categoria 4 con venti massimi sostenuti di 145 mph (circa 233 km/h). La tempesta si sta dirigendo verso ovest nell'Oceano Pacifico orientale, rappresentando una potenziale minaccia per le isole all'inizio della prossima settimana.
In risposta all'avvicinamento di Kiko, il Governatore ad interim delle Hawaii ha dichiarato lo stato di emergenza il 5 settembre 2025. Questa misura proattiva mira a mobilitare risorse essenziali, inclusa la Guardia Nazionale delle Hawaii, e a consentire la sospensione di alcune leggi statali per facilitare le operazioni di risposta e recupero. La dichiarazione di emergenza rimarrà in vigore fino al 19 settembre, a meno che non venga estesa o revocata prima.
Sebbene al momento non siano attivi avvisi o allerte costiere, i meteorologi avvertono che Kiko potrebbe generare onde pericolose e correnti di risacca per le isole hawaiane a partire dal fine settimana. Le onde generate dall'uragano dovrebbero iniziare a raggiungere la Big Island e Maui già domenica 7 settembre, con picchi previsti lungo le coste esposte a est tra lunedì e metà settimana. Queste condizioni marine sono considerate potenzialmente letali per nuotatori e piccole imbarcazioni.
Le autorità esortano i residenti e i visitatori a rimanere informati, seguire le indicazioni ufficiali e prepararsi adeguatamente agli impatti potenziali. Nonostante la traiettoria prevista porti Kiko a nord delle isole principali, la sua vicinanza potrebbe comunque influenzare le condizioni meteorologiche. Si prevede che l'uragano inizierà a indebolirsi gradualmente nei prossimi giorni, ma la natura dinamica dei sistemi meteorologici richiede vigilanza costante.
La Guardia Costiera ha inoltre esortato la comunità marittima e il pubblico di diportisti a monitorare l'andamento della tempesta e ad adottare misure per proteggere sé stessi e le proprie imbarcazioni. La dichiarazione di stato di emergenza è un passo fondamentale per garantire la sicurezza e la preparazione delle comunità, consentendo alle autorità di mobilitare risorse per la rimozione di detriti, la messa in sicurezza delle infrastrutture e una risposta rapida a eventuali danni. Si raccomanda a tutti di preparare kit di emergenza e di seguire gli aggiornamenti forniti dalle fonti ufficiali.