La penisola di Kamchatka continua a essere interessata da una significativa attività sismica e vulcanica. Il 10 agosto 2025, un terremoto di magnitudo 6.0 è stato registrato a 215 chilometri da Petropavlovsk-Kamchatsky, con un ipocentro a una profondità di 33 chilometri. Sebbene i residenti non abbiano segnalato di aver avvertito queste scosse, l'attività sismica nella regione è stata elevata per diversi giorni consecutivi. A partire dal 3 agosto, sono stati registrati dieci tremori percepibili, seguiti da oltre 65 scosse di assestamento. Nei giorni successivi, sono state rilevate altre sette scosse e, fino al 9 agosto, 43 scosse di assestamento hanno fatto seguito a precedenti movimenti sotterranei. Questa sequenza sismica è parte di un'attività più ampia iniziata con un potente terremoto di magnitudo 8.8 avvenuto il 30 luglio 2025, considerato uno dei più forti mai registrati nella zona.
Parallelamente, il vulcano Klyuchevskoy è entrato in eruzione, proiettando una colonna di cenere fino a 11,5 chilometri di altezza. La nube di cenere si è estesa per 460 chilometri in direzione nord-est, portando all'assegnazione di un codice di pericolo aeronautico "rosso", indicando un rischio significativo per il traffico aereo. L'eruzione è stata preceduta da un aumento dell'attività vulcanica, con flussi di lava che scendono verso il ghiacciaio Bogdanovich, causando un'accelerazione dello scioglimento dei ghiacci e generando flussi di fango e detriti. L'attività del vulcano è stata collegata ai forti terremoti che hanno colpito la Kamchatka, in particolare quello del 30 luglio. I sismologi continuano a monitorare attentamente la situazione, esortando i residenti a rimanere vigili e a seguire le indicazioni delle autorità locali. La regione di Kamchatka, situata sull'Anello di Fuoco del Pacifico, è nota per la sua intensa attività geologica.