Le agenzie meteorologiche stanno monitorando attentamente l'Oceano Pacifico per i segnali di un possibile ritorno del fenomeno climatico La Niña. Le proiezioni attuali suggeriscono una maggiore probabilità che questo pattern, caratterizzato da un raffreddamento anomalo delle acque equatoriali, si manifesti tra l'autunno e l'inverno del 2025-2026.
Attualmente, il sistema ENSO (El Niño-Southern Oscillation) si trova in una fase neutra. I dati più recenti, risalenti al 14 agosto 2025, indicano un leggero raffreddamento delle acque del Pacifico, con un'anomalia di -0.3°C. Sebbene questa fase neutra abbia finora garantito condizioni di piovosità vicine alla media e una riduzione delle siccità in diverse aree, la tendenza al raffreddamento osservata merita attenzione poiché preannuncia possibili mutamenti climatici.
La Niña rappresenta la fase fredda del ciclo ENSO, in contrapposizione a El Niño, la fase calda. Questo fenomeno si definisce quando le temperature superficiali del mare nella regione Niño 3.4 dell'Oceano Pacifico equatoriale scendono al di sotto della media per un periodo prolungato. Le previsioni del Climate Prediction Center (CPC) della NOAA e del National Weather Service (NWS) indicano una probabilità del 56% di condizioni neutre fino alla fine dell'estate 2025, con un aumento delle probabilità di transizione verso La Niña nei mesi autunnali e invernali.
Diverse analisi suggeriscono che, se dovesse concretizzarsi, La Niña potrebbe essere di intensità debole e di breve durata, prima di un ritorno a condizioni neutre nella primavera del 2026. L'emergere di La Niña potrebbe comportare significative alterazioni nei regimi di pioggia e temperatura a livello globale. Per quanto riguarda il Messico, in particolare le regioni centrali, orientali e sud-orientali, incluse città come Città del Messico, Puebla, Veracruz e Chiapas, le previsioni indicano una maggiore probabilità di precipitazioni più abbondanti nei prossimi mesi. Questo è in linea con gli impatti storici de La Niña, che tende a intensificare le piogge in queste aree, a differenza di El Niño che spesso porta a condizioni più secche nel sud del paese.
Gli scienziati stanno monitorando attentamente questa evoluzione, considerando che negli ultimi anni si è osservata una maggiore frequenza di eventi legati all'ENSO, inclusa una rara sequenza di tre anni consecutivi di La Niña (la cosiddetta "triple dip La Niña" dal 2020 al 2023). Questa tendenza evidenzia la dinamicità dei cicli climatici e l'importanza di un monitoraggio costante. La vigilanza continua è fondamentale per comprendere e adattarsi alle potenziali variazioni climatiche che questo fenomeno potrebbe innescare, offrendo un'opportunità per rafforzare la nostra comprensione dei cicli naturali e la nostra capacità di risposta consapevole.