Archeologi hanno scoperto strumenti di pietra antichi sull'isola indonesiana di Sulawesi, che indicano una presenza umana risalente a oltre un milione di anni fa. I manufatti, rinvenuti nel sito di Calio nella reggenza di Soppeng, sono stati datati tra 1,04 e 1,48 milioni di anni fa. Questa scoperta rappresenta la più antica testimonianza di attività ominina nella regione di Wallacea, un arcipelago tra l'Asia continentale e l'Australia.
Gli strumenti, realizzati in selce tramite scheggiatura per percussione, mostrano bordi affilati, suggerendo un uso intenzionale per tagliare e raschiare. La datazione è stata confermata da letture paleomagnetiche dei sedimenti sabbiosi e da analisi al uranio-serie su un fossile di maiale gigante ritrovato nelle vicinanze. Questa cronologia si allinea con la diffusione del Homo erectus fuori dall'Africa, avvenuta circa 1,8 milioni di anni fa. L'arrivo a Sulawesi, separata da estesi tratti di oceano, suggerisce rotte migratorie più audaci e un'inaspettata capacità di attraversare corpi idrici, probabilmente tramite zattere naturali di vegetazione. L'identità dei creatori di questi strumenti rimane sconosciuta, ma si ipotizza che possano essere stati Homo erectus o un'altra specie ominina ancora non identificata. La scoperta riscrive la cronologia della presenza umana nell'arcipelago indonesiano e apre nuove prospettive sull'adattabilità e l'ingegnosità dei primi esseri umani.