Formazione di Tripoli: i fossili rivelano la crisi di salinità messiniana del Mediterraneo

Modificato da: Anna 🌎 Krasko

La Formazione di Tripoli in Sicilia, Italia, offre una testimonianza geologica della crisi di salinità messiniana (CSM), un periodo compreso tra 5,96 e 5,33 milioni di anni fa, quando il Mar Mediterraneo si prosciugò quasi completamente.

I fossili della formazione forniscono informazioni sul paleoambiente, sul clima e sulla biogeografia durante questo evento. È composta da sedimenti diatomacei depositati prima della più grave deposizione di evaporiti della CSM.

Le diatomee, alghe microscopiche sensibili alla salinità, alla temperatura e ai nutrienti, sono abbondanti nella Formazione di Tripoli. L'analisi di questi fossili aiuta a ricostruire le condizioni fluttuanti del Mediterraneo quando si isolò dall'Oceano Atlantico. Altri fossili marini, come radiolari, silicoflagellati e pesci, offrono ulteriori indizi ambientali.

La datazione della Formazione di Tripoli prevede la biostratigrafia e la ciclostratigrafia. Questi metodi correlano la formazione con altre sequenze sedimentarie per comprendere i cambiamenti climatici e del livello del mare globali durante il Miocene superiore.

Il contesto stratigrafico della formazione, tra sedimenti marini più antichi e depositi evaporitici più recenti, mostra la transizione verso condizioni ipersaline. Le variazioni di spessore e composizione riflettono le differenze locali nell'accumulo di sedimenti e nelle condizioni ambientali, fornendo informazioni sui processi tettonici che modellano il bacino del Mediterraneo.

Gli assemblaggi di diatomee indicano climi e ambienti passati. Diverse specie di diatomee prosperano in diversi intervalli di salinità, temperature e livelli di nutrienti, consentendo agli scienziati di dedurre le condizioni ambientali al momento della deposizione. La presenza di diatomee di acqua salmastra suggerisce un aumento dell'isolamento e una riduzione della salinità.

La CSM ha agito come una barriera, portando all'isolamento e alla diversificazione delle specie. I fossili nella Formazione di Tripoli mostrano cambiamenti biogeografici, con alcune specie trovate solo in specifiche regioni mediterranee, suggerendo un'evoluzione isolata durante la CSM.

Lo studio della Formazione di Tripoli fornisce informazioni su come gli ecosistemi rispondono ai rapidi cambiamenti ambientali, informando la nostra comprensione degli impatti moderni dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi marini. I ricercatori utilizzano la microscopia, l'analisi isotopica e l'analisi geochimica per studiare fossili e sedimenti.

La ricerca in corso affina la datazione della Formazione di Tripoli, ricostruisce la paleoidrologia del Mar Mediterraneo e studia i modelli biogeografici degli organismi marini. Nuove scoperte migliorano continuamente la nostra comprensione di questo periodo cruciale.

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