Il 1° luglio 2025, i mercati azionari asiatici hanno registrato risultati contrastanti, riflettendo le crescenti tensioni commerciali tra Stati Uniti e Giappone. Il Nikkei di Tokyo è sceso dopo che il presidente Trump ha minacciato l'imposizione di tariffe sulle esportazioni giapponesi, suscitando preoccupazioni tra gli imprenditori e le famiglie nipponiche legate a tradizioni industriali secolari.
Al contrario, l'indice Hang Seng di Hong Kong ha visto una ripresa significativa, segnando la migliore performance degli ultimi sette anni, un segnale di resilienza economica che ricorda le sfide affrontate dalla regione nel corso della sua storia recente. Anche in India, il Nifty 50 si prepara a raggiungere nuovi massimi storici a luglio, dopo un incremento del 2,9% a giugno, mentre in Corea del Sud l'indice KOSPI ha toccato il livello più alto degli ultimi undici mesi.
Il presidente Trump ha minacciato nuove tariffe sul riso e sulle esportazioni automobilistiche giapponesi, un gesto che ha spinto il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba a invitare gli Stati Uniti a riconsiderare tali minacce, sottolineando l'importanza di un dialogo costruttivo tra nazioni legate da profonde relazioni economiche e culturali. Queste tensioni commerciali hanno aumentato la volatilità nei mercati asiatici, riflettendo un momento di incertezza che ricorda le sfide storiche affrontate dalle economie della regione nel contesto globale.