Il mercato azionario statunitense reagisce ai timori di guerra commerciale e ai dati economici: S P 500 in calo tra minacce tariffarie e cambio di CEO di Intel

Il mercato azionario statunitense ha subito un calo giovedì, influenzato dall'escalation delle tensioni della guerra commerciale e da segnali economici contrastanti. L'S&P 500 è sceso dello 0,2% dopo un periodo volatile, mentre il Dow Jones Industrial Average è diminuito di 39 punti (0,1%) e il Nasdaq composite è sceso dello 0,2%. Questi movimenti riflettono le preoccupazioni degli investitori per le politiche commerciali del presidente Trump, comprese le minacce di tariffe su vini e liquori europei, e il loro potenziale impatto sulla crescita economica. I dati economici pubblicati giovedì hanno offerto una certa rassicurazione, con rapporti che indicano un'inflazione all'ingrosso più mite del previsto e una diminuzione delle richieste di disoccupazione. Intel ha registrato un guadagno significativo, con il prezzo delle sue azioni in aumento del 16,7% dopo la nomina di Lip-Bu Tan a CEO. I rendimenti del Tesoro sono leggermente aumentati, con il rendimento del Tesoro a 10 anni in aumento al 4,34%. Anche i mercati globali hanno mostrato cautela, con gli indici in calo in Europa e in Asia. La reazione del mercato sottolinea la sensibilità alla politica commerciale e agli indicatori economici, evidenziando le sfide di bilanciare la crescita economica con gli obiettivi commerciali.

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