Il 14 agosto 2025, il mercato delle criptovalute ha subito una flessione, con Bitcoin ed Ether che hanno registrato cali significativi in seguito alla pubblicazione dei dati sull'indice dei prezzi alla produzione (PPI) degli Stati Uniti per luglio. L'indice ha mostrato un aumento dell'inflazione più marcato del previsto, alimentando preoccupazioni sulla futura politica monetaria. Bitcoin è sceso a circa 118.000 dollari da un massimo intraday di 124.480 dollari, registrando un calo del 4%. Anche Ether ha ritracciato dal suo picco di 4.788 dollari. Questi movimenti sono stati una reazione diretta ai dati del PPI di luglio, che hanno registrato un aumento dello 0,9% mensile, superando le aspettative degli economisti che prevedevano un aumento dello 0,2%. L'incremento annuale è stato del 3,3%, in rialzo rispetto al 2,4% di giugno.
Un fattore chiave dietro questo aumento è stato il balzo del 38,9% nei prezzi delle verdure fresche e secche tra giugno e luglio, il più consistente per i mesi estivi dal 1947. Questo incremento dei prezzi all'ingrosso, attribuito in parte alle politiche tariffarie, è visto come un segnale anticipatore di potenziali aumenti dei prezzi al consumo. L'impatto di questi dati sull'inflazione si è esteso oltre il mercato delle criptovalute, causando un rafforzamento del dollaro USA, un aumento dei rendimenti dei Treasury a 10 anni e un calo dei futures sugli indici azionari statunitensi. Gli osservatori del mercato interpretano questa reazione come un segnale di sentimento 'risk-off', con aspettative di una politica monetaria più restrittiva o di un ritardo nei tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. La Federal Reserve si trova di fronte a un delicato equilibrio, dovendo valutare dati sull'inflazione persistente contro segnali di raffreddamento nel mercato del lavoro.