Bitcoin è rimbalzato sopra i $110.000 il 9 giugno, riprendendosi dal selloff della scorsa settimana. Questo aumento è stato alimentato da forti afflussi di ETF, dall'allentamento delle tensioni macroeconomiche e dal rinnovato ottimismo nei mercati del rischio (Fonte: CryptoSlate, 9 giugno).
La criptovaluta più grande del mondo ha raggiunto un massimo intraday di $110.653, in rialzo rispetto al minimo giornaliero di $105.426 durante le sessioni di trading in Asia e nel Regno Unito. Al momento della pubblicazione, Bitcoin veniva scambiato a $110.200, riflettendo un aumento del 4,10% nelle ultime 24 ore (Fonte: CryptoSlate, 9 giugno).
Questo forte aumento è guidato dalla robusta domanda da parte di acquirenti istituzionali e aziendali, in particolare attraverso gli ETF Bitcoin spot. I fondi crypto scambiati in borsa spot di importanti società statunitensi come BlackRock e Fidelity hanno visto collettivamente oltre $11 miliardi di afflussi nelle ultime sette settimane (Fonte: CryptoSlate, 9 giugno).
I dati on-chain indicano un calo delle riserve di BTC sugli exchange centralizzati, suggerendo una minore pressione di vendita. Strategy ha confermato un recente acquisto di 1.045 BTC tra il 2 e il 6 giugno (Fonte: CryptoSlate, 9 giugno).
Il rally coincide anche con il crescente interesse aziendale nell'adozione di Bitcoin come asset di tesoreria. Ethereum (ETH) è salito di quasi il 6% a $2.660, mentre Solana (SOL) è salito del 4% a $159 (Fonte: CryptoSlate, 9 giugno).
BNB e XRP sono saliti rispettivamente del 2% e del 2,53%, mentre Dogecoin (DOGE) e Sui sono aumentati di circa il 6% ciascuno nell'ultimo giorno (Fonte: CryptoSlate, 9 giugno). Tuttavia, sono ancora possibili bruschi ribaltamenti a causa di potenziali deflussi di ETF o di una rinnovata pressione macro.