Warren Buffett, figura iconica dell'investimento globale, ha annunciato il suo imminente ritiro dalla carica di Amministratore Delegato di Berkshire Hathaway entro la fine del 2025. La notizia, comunicata nella lettera annuale agli azionisti, segna l'inizio di una nuova era per il conglomerato, con Greg Abel designato come suo successore alla guida dell'azienda. Abel, nato in Canada nel 1962 e laureato in contabilità presso l'Università dell'Alberta, ha una solida carriera nel settore energetico, avendo guidato Berkshire Hathaway Energy per oltre un decennio. La sua nomina riflette la fiducia di Buffett nella sua capacità di portare avanti la filosofia di investimento e la cultura aziendale.
Parallelamente, Berkshire Hathaway ha rivelato un ammontare record di riserve di cassa, attestandosi a 334,2 miliardi di dollari alla chiusura del 2024, una cifra che sottolinea la solida posizione finanziaria dell'azienda. Queste ingenti riserve rappresentano un potenziale significativo per future strategie di crescita e acquisizioni. Buffett ha rassicurato gli azionisti che la maggior parte di questi fondi rimarrà investita nel mercato azionario, con un'enfasi particolare sulle imprese americane. Un esempio tangibile di questa visione a lungo termine è l'investimento in corso in cinque importanti società di trading giapponesi (Itochu, Marubeni, Mitsubishi, Mitsui e Sumitomo), le cui partecipazioni hanno raggiunto un valore di 23,5 miliardi di dollari alla fine del 2024. Buffett ha espresso grande ammirazione per queste "sogo shosha", prevedendo che questi investimenti saranno mantenuti per decenni. In termini di allocazione del capitale, Berkshire Hathaway ha evitato riacquisti di azioni proprie nel quarto trimestre del 2024, una decisione influenzata in parte dall'introduzione di un'accisa dell'1% sui buyback. Buffett ha ribadito la sua filosofia di investimento fondamentale: l'importanza di investire costantemente in fondi indicizzati a basso costo, come quelli che replicano l'S&P 500, mettendo in guardia gli investitori dal disinvestire in azioni a favore di obbligazioni o liquidità, sottolineando la resilienza e il potenziale di crescita del mercato azionario nel lungo periodo.