Il 7 luglio 2025, Wall Street ha vissuto una giornata di forti ribassi, scossa dall'annuncio del Presidente Donald Trump di imporre dazi del 25% sulle importazioni provenienti da Giappone e Corea del Sud, con effetto dal 1° agosto 2025.
L'indice S&P 500 ha perso lo 0,9%, il Dow Jones Industrial Average l'1%, e il Nasdaq lo 0,9%. Tutti gli 11 settori dell'S&P 500 hanno chiuso in territorio negativo, con cali particolarmente marcati nei comparti tecnologico, finanziario e dei beni di consumo, settori che da tempo rappresentano il cuore pulsante dell'economia globale e che rispecchiano le tensioni di un mondo sempre più interconnesso.
Tesla Inc. ha registrato la flessione più significativa all'interno dell'S&P 500, cedendo il 6,8%. Questa dinamica è avvenuta nel contesto di un acceso confronto tra il CEO Elon Musk e l'amministrazione Trump, che ha ulteriormente alimentato l'incertezza nei mercati. Oltre a Giappone e Corea del Sud, Trump ha annunciato dazi anche per Malesia, Kazakistan, Sudafrica, Laos e Myanmar, oltre a un ulteriore 10% di dazi per i paesi BRICS, suscitando preoccupazioni per le ripercussioni sulle relazioni commerciali globali.
Questi annunci hanno scatenato una volatilità significativa nei mercati finanziari. Gli investitori temono che le nuove tariffe possano rallentare l'economia mondiale, già provata da tensioni geopolitiche e incertezze politiche. Tesla Inc. ha sofferto un calo marcato del 6,8%, riflettendo le tensioni tra Musk e l'amministrazione statunitense.
Apple Inc. ha perso l'1,7%, JPMorgan Chase l'1,4% e Home Depot l'1,1%. Questi dati testimoniano l'impatto complessivo dei nuovi dazi sui mercati finanziari, che, come in molte regioni italiane, risentono profondamente delle dinamiche internazionali e delle scelte politiche che influenzano il commercio e l'economia globale.