Neuralink, l'azienda di neurotecnologia fondata da Elon Musk, ha raggiunto un traguardo significativo con cinque impianti del suo interfacciamento cervello-computer (BCI) in pazienti umani entro il 19 agosto 2025. Questo progresso rappresenta un passo cruciale nel ripristino delle funzioni perdute e nell'esplorazione del potenziale umano.
Il primo impianto umano di Neuralink è avvenuto nel gennaio 2024, consentendo a un individuo con paralisi di controllare un cursore del computer con il pensiero. Entro gennaio 2025, un terzo paziente ha ricevuto l'impianto, con piani di espandere le sperimentazioni a 20-30 individui aggiuntivi nel corso dell'anno. Le esperienze dei pazienti evidenziano l'impatto trasformativo della tecnologia: un individuo è stato in grado di modificare e narrare un video di YouTube utilizzando esclusivamente i propri pensieri, dimostrando un nuovo livello di interazione digitale.
La roadmap di Neuralink include il prodotto "Blindsight", mirato al ripristino della vista, con il primo impianto umano previsto entro la fine del 2025. L'azienda ha ricevuto la designazione di "dispositivo rivoluzionario" dalla FDA per questo impianto, che mira a restituire la vista anche a coloro che l'hanno persa a causa di malattie o lesioni. Inoltre, Neuralink sta sviluppando un dispositivo "Deep" per trattare condizioni neurologiche come il Parkinson e i tremori, con l'obiettivo di lanciare un prodotto in questo settore entro il 2027.
Guardando al futuro, Neuralink proietta di generare almeno 1 miliardo di dollari di ricavi annuali entro il 2031, con l'obiettivo di impiantare i suoi chip neurali in 20.000 persone all'anno. Questa proiezione si basa su una valutazione di mercato che vede il settore dei BCI in rapida crescita, con potenziali opportunità che superano i 400 miliardi di dollari. L'azienda, valutata circa 9 miliardi di dollari, si sta posizionando per catturare una quota significativa di questo mercato emergente, puntando a ottenere l'approvazione normativa per il suo impianto "Telepathy" entro il 2029. Questi sviluppi non sono solo progressi tecnologici, ma aprono nuove prospettive per l'autonomia e l'esperienza umana. La capacità di interagire con il mondo digitale e di ripristinare funzioni sensoriali o motorie perdute offre un potenziale immenso per migliorare la qualità della vita e ampliare le capacità individuali, segnando un'era di profonda connessione tra mente e tecnologia.