Isomorphic Labs Pronta a Iniziare le Prime Sperimentazioni Umane per Farmaci Progettati con l'IA

Modificato da: Olga Sukhina

Isomorphic Labs, la sussidiaria di Alphabet dedicata alla scoperta di farmaci guidata dall'intelligenza artificiale, si prepara a un momento storico: l'avvio delle prime sperimentazioni cliniche sull'uomo.

Nata nel 2021 come spin-off di Google DeepMind, questa innovativa realtà utilizza l'intelligenza artificiale per progettare farmaci in modo più efficiente, con l'ambizioso obiettivo di rivoluzionare il tradizionale processo di sviluppo farmacologico, così radicato nella nostra cultura scientifica.

Nel marzo 2025, Isomorphic Labs ha raccolto 600 milioni di dollari, con Thrive Capital in prima linea come principale investitore. Questo importante finanziamento accelera lo sviluppo del loro motore di progettazione di farmaci basato sull'IA, un passo che richiama l'ingegno e la passione tipici delle eccellenze italiane nella ricerca e nell'innovazione.

Colin Murdoch, Presidente di Isomorphic Labs, ha confermato l'imminente inizio delle sperimentazioni umane. Collaborazioni strategiche con giganti farmaceutici come Novartis ed Eli Lilly sono già operative per velocizzare la creazione di nuovi trattamenti, un esempio di come la cooperazione internazionale possa ispirare anche le nostre tradizioni di lavoro e comunità.

Questo approccio all'avanguardia punta a ridurre drasticamente i tempi della scoperta di nuovi farmaci, sfruttando l'IA per prevedere con una precisione senza precedenti le strutture molecolari, un processo che richiama la meticolosità e l'attenzione al dettaglio che da sempre caratterizzano l'artigianato e la scienza italiane.

A luglio 2025, Isomorphic Labs si trova sull'orlo di una pietra miliare che potrebbe segnare una nuova era nell'integrazione dell'intelligenza artificiale nella ricerca farmaceutica, un traguardo che parla anche al cuore della tradizione italiana di innovazione e bellezza scientifica.

Fonti

  • Mashable India

  • PR Newswire

  • Clinical Trials Arena

  • Le Monde

  • Financial Times

  • CNBC

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