Le nuove regole siriane sulle spiagge scatenano il dibattito

Modificato da: Елена 11

Il Ministero del Turismo siriano ha emanato nuove normative riguardanti i costumi da bagno nelle spiagge e nelle piscine pubbliche, scatenando un acceso dibattito.

Le nuove regole impongono alle donne di indossare un burkini o un costume da bagno “più modesto”, mentre agli uomini è vietato stare a torso nudo fuori dall'acqua. Questa decisione ha suscitato diffuse critiche, con molti che la considerano una violazione delle libertà individuali.

Il Ministero del Turismo ha citato il “rispetto del gusto pubblico e dei valori morali” come motivo delle nuove normative. Le linee guida specificano che le donne dovrebbero indossare “costumi da bagno più modesti”, come il burkini, e sottolineano la necessità di un “abito ampio” fuori dall'acqua. Per gli uomini, il ministero ha vietato il topless nelle aree pubbliche all'interno delle strutture.

Sono consentite eccezioni negli hotel e nei resort turistici di alta categoria, dove sono ammessi costumi da bagno “occidentali normali”, a condizione che venga rispettata la decenza pubblica. Ciò ha portato a una divisione sui social media, con alcuni che sostengono la decisione come un modo per “proteggere l'identità e i valori”, mentre altri la vedono come una “interferenza nelle libertà personali”.

Le normative hanno suscitato forti reazioni da parte del pubblico. Un individuo ha messo in discussione la necessità di tali restrizioni, affermando: “Chi gli ha detto che non abbiamo morale? Il mondo è arrivato su Marte, e alcuni di questi funzionari non hanno lasciato il XVIII secolo.”

Un'altra giovane persona ha espresso la preoccupazione che la decisione del Ministero sia un tentativo di imporre un modello specifico di comportamento e abbigliamento a una società diversificata, ignorando la diversità sociale e la scelta personale.

Mentre la Siria mira a migliorare la sua immagine e ad attrarre turisti, l'imposizione di severe limitazioni alle libertà individuali potrebbe avere l'effetto opposto, soprattutto nel turismo, che si rivolge a una diversità di visitatori e culture. Resta da vedere se il Ministero del Turismo potrà attrarre turisti escludendo potenzialmente i propri cittadini in nome del “gusto pubblico”.

Fonti

  • euronews

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