L'educazione progressista, che pone lo studente al centro del processo di apprendimento, ha una storia che si estende per oltre un secolo. Célestin Freinet, educatore francese, ha rivoluzionato l'insegnamento con metodi innovativi che continuano a plasmare le pratiche educative contemporanee. La sua pedagogia, nota come "pedagogia Freinet", enfatizza l'autonomia dello studente e la cooperazione attraverso tecniche pionieristiche come il "testo libero", la "stampa a scuola" e la "corrispondenza scolastica". Queste metodologie, radicate nell'esperienza diretta e nella collaborazione, stimolano la curiosità dei bambini e li incoraggiano a diventare protagonisti del proprio percorso formativo.
Le esperienze personali di Freinet, incluso il ferimento durante la Prima Guerra Mondiale che lo rese un convinto pacifista e limitò la sua capacità di parlare a lungo, lo spinsero verso modalità di insegnamento più inclusive e meno basate sulla lezione frontale. L'introduzione della stampa in classe, ad esempio, divenne uno strumento fondamentale per permettere agli studenti di esprimersi e condividere le proprie creazioni, promuovendo la collaborazione tra pari. In Italia, il Movimento di Cooperazione Educativa (MCE), fondato nel 1951, ha abbracciato e adattato le tecniche di Freinet, diventando un motore di riforma e inclusività nel panorama educativo nazionale. La recente pubblicazione del libro "Célestin Freinet. Storia e attualità di una pedagogia" di Enrico Bottero, avvenuta il 14 maggio 2025, sottolinea la continua vitalità del pensiero di Freinet. Inoltre, il Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università di Bologna ha organizzato un workshop di formazione sulla pedagogia Freinet tenutosi dal 3 al 5 settembre 2025, evidenziando come le idee di Freinet continuino a ispirare gli educatori nella ricerca di approcci didattici efficaci e umanizzanti.