Amministrazione Trump Ricorre alla Corte Suprema sulle Tariffe: una Battaglia per l'Autorità Presidenziale

Modificato da: Tatyana Hurynovich

L'amministrazione Trump ha formalmente richiesto alla Corte Suprema degli Stati Uniti di riesaminare una decisione di un tribunale d'appello federale che ha dichiarato incostituzionale una parte significativa delle tariffe imposte. Questa sfida legale si concentra sull'uso da parte dell'amministrazione dell'International Emergency Economic Powers Act (IEEPA) per attuare queste misure commerciali.

La Corte d'Appello per il Circuito Federale degli Stati Uniti, con una decisione di 7-4 il 29 agosto, ha stabilito che il Presidente Trump ha ecceduto la sua autorità ai sensi dell'IEEPA imponendo ampie tariffe. L'opinione della maggioranza della corte ha sottolineato che, sebbene l'IEEPA conferisca al presidente poteri per "regolamentare" l'importazione durante un'emergenza nazionale, tale autorità non include esplicitamente l'imposizione di dazi. La corte ha enfatizzato che la Costituzione riserva al Congresso il potere di imporre tasse, comprese le tariffe. Questa sentenza è in linea con una precedente decisione della Corte di Commercio Internazionale degli Stati Uniti.

Il Procuratore Generale D. John Sauer, che rappresenta l'amministrazione, ha sostenuto che queste tariffe sono vitali per la sicurezza nazionale e la stabilità economica, contribuendo ai negoziati commerciali e rafforzando le industrie nazionali. L'amministrazione sostiene che la decisione della corte d'appello minaccia di minare questi sforzi e di lasciare gli Stati Uniti vulnerabili ad azioni commerciali retaliatorie. La petizione alla Corte Suprema chiede una revisione accelerata, con l'amministrazione che propone una rapida tempistica per le memorie e le argomentazioni orali, mirando a una decisione entro l'inizio di novembre.

Le tariffe in questione includono quelle imposte sui beni provenienti da Canada, Messico e Cina, apparentemente per affrontare questioni come il traffico di fentanyl, nonché tariffe "reciproche" più ampie applicate alle importazioni da quasi tutti i paesi. Queste misure, alcune delle quali sono in vigore da febbraio 2025, sono state una pietra angolare della politica economica dell'amministrazione Trump. La corte d'appello ha temporaneamente sospeso la sua decisione fino al 14 ottobre, concedendo all'amministrazione il tempo di perseguire il suo ricorso alla Corte Suprema.

Qualora la Corte Suprema decidesse di esaminare il caso, la sua decisione potrebbe plasmare significativamente il futuro dell'autorità presidenziale nella politica commerciale degli Stati Uniti e l'equilibrio di potere tra i poteri esecutivo e legislativo. L'amministrazione ha avvertito che un mancato sostegno alle tariffe potrebbe portare a una "catastrofe economica" e mettere a repentaglio i negoziati internazionali in corso. Le piccole imprese che hanno contestato le tariffe hanno espresso fiducia nel loro caso, citando i danni che queste misure hanno inflitto alle loro operazioni. La considerazione del caso da parte della Corte Suprema rappresenterà un momento critico per comprendere l'ambito del potere esecutivo in materia di commercio internazionale.

Fonti

  • Talking Points Memo

  • Reuters

  • AP News

  • CNBC

  • The Washington Post

  • The Atlantic

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