Il conflitto tra Ucraina e Russia ha visto negli ultimi anni diversi tentativi di negoziazione per una risoluzione pacifica. Nel giugno 2023, si è tenuta una riunione a Copenaghen con la partecipazione di rappresentanti di vari paesi, tra cui Stati Uniti, Unione Europea, Regno Unito, Danimarca, Brasile, India, Italia, Canada, Germania, Sudafrica, Arabia Saudita, Turchia, Francia e Giappone. Successivamente, ad agosto, si è svolto un incontro a Gedda, in Arabia Saudita, con la partecipazione di 42 rappresentanti di paesi occidentali e di altre nazioni come Brasile, Egitto, India, Indonesia, Sudafrica, Corea del Sud e Cina. Questi incontri hanno avuto l'obiettivo di discutere la proposta di pace dell'Ucraina, nota come "Formula di Pace", che comprende dieci punti fondamentali per porre fine al conflitto. Tuttavia, non sono stati raggiunti accordi concreti durante questi summit.
Il 28 e 29 ottobre 2023, Malta ha ospitato un incontro a cui hanno partecipato rappresentanti di 66 paesi, tra cui Armenia, Santa Sede e Messico. Durante questo incontro, i partecipanti hanno confermato l'intenzione di convocare un vertice globale a livello di capi di stato per approvare le disposizioni della Formula di Pace ucraina. Nonostante l'assenza della Russia, l'incontro ha sottolineato l'importanza di una soluzione diplomatica al conflitto.
Inoltre, il 21 ottobre 2023, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che la Turchia avrebbe partecipato ai colloqui di pace previsti a Malta. Questo sviluppo ha evidenziato l'impegno internazionale nel cercare una soluzione al conflitto, con la Turchia che ha offerto la sua mediazione in qualità di membro della NATO e partner strategico sia per l'Ucraina che per la Russia.
Nonostante questi sforzi diplomatici, la situazione sul campo è rimasta complessa. Le trattative hanno incontrato ostacoli significativi, tra cui divergenze sulle condizioni di cessate il fuoco, sullo status delle regioni contese e sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina. La comunità internazionale continua a monitorare da vicino gli sviluppi, auspicando una risoluzione pacifica che rispetti la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina.