La Mongolia Interna mette in funzione il più grande accumulatore di energia autonomo da 500 MW

Nella regione autonoma della Mongolia Interna, precisamente nel distretto di Naiman, città di Tongliao, è stata avviata la fase di esercizio commerciale di un innovativo sistema di accumulo di energia a batteria (BESS) di nuova concezione. Questo impianto si distingue per essere il più grande del suo genere installato in un'unica sede nell'intera regione. Con una capacità di potenza di 500 MW e una capacità energetica di 2000 MWh, l'inaugurazione sottolinea la rapida adozione da parte della Cina di soluzioni su larga scala volte a stabilizzare una rete elettrica sempre più gravata dalla natura intermittente delle fonti rinnovabili, come l'eolico e il solare. L'investimento totale per la realizzazione di questo progetto si aggira intorno a 1,5 miliardi di yuan, equivalenti a circa 211 milioni di dollari statunitensi.

Il progetto evidenzia una notevole efficienza nella messa in opera di infrastrutture cruciali. I lavori di costruzione sono iniziati il 28 giugno 2025 e la connessione formale alla rete, seguita dalla collaudata finale, è stata completata con successo il 28 novembre 2025, anticipando di un mese la scadenza prevista. Lo sviluppo e il finanziamento principale dell'iniziativa sono stati curati da Tongliao Conch New Energy Co., Ltd., una sussidiaria del colosso cinese Conch Cement Group. Per la realizzazione sono state impiegate tecnologie agli ioni di litio ferro fosfato (LFP), fornite da attori chiave come CATL e Kehua, scelte per la loro intrinseca sicurezza e durabilità, aspetti fondamentali considerando le rigide condizioni climatiche della Mongolia Orientale, dove le temperature possono toccare i -35°C.

La funzione operativa del sistema di accumulo è strettamente legata alle dinamiche specifiche del mercato energetico locale di Mengdong. L'impianto è progettato per massimizzare la ricarica durante i periodi di eccessiva produzione eolica e solare, per poi rilasciare l'energia accumulata durante le ore di punta della domanda. Questo meccanismo permette di fornire servizi essenziali come l'appiattimento dei picchi di carico, la regolazione della frequenza e della tensione, oltre a mitigare i rapidi aumenti di carico. Si prevede che lo spostamento annuale di energia tra i periodi di picco e quelli di bassa domanda raggiungerà circa 600 GWh, con una capacità di transito massima annua stimata in 1,5 TWh. Ciò rappresenta all'incirca il 4% dell'energia elettrica commercializzata nella regione.

Per quanto riguarda le forniture tecnologiche, Kehua ha installato moduli PCS-step-up centralizzati da 5 MW, che integrano la conversione e l'innalzamento della tensione in un'unica unità compatta. Questa integrazione semplifica notevolmente le procedure di installazione e manutenzione, garantendo al contempo un'efficienza di conversione di picco superiore al 99%. CATL, d'altro canto, ha fornito i sistemi di accumulo in container da 5 MWh, basati su celle da 314 Ah, segnando una delle prime implementazioni su larga scala in Cina di soluzioni da 20 piedi con tale densità energetica. L'approccio di CATL mira a ridurre drasticamente il tasso di guasto delle celle a livelli di parti per miliardo (PPB), grazie alla standardizzazione della piattaforma e a processi produttivi interamente automatizzati.

Le autorità locali vedono in questo progetto un modello esemplare, soprannominato la “velocità di Tongliao”, che può essere replicato in altre province per l'integrazione di sistemi di accumulo autonomi. L'attivazione dell'impianto risponde direttamente all'elevata quota di energia rinnovabile installata, che nel 2023 aveva già raggiunto il 38% della capacità totale della regione. La Mongolia Interna mira a consolidare la sua posizione come hub energetico nazionale, e questo accumulatore funge da pietra angolare per la costruzione di un nuovo paradigma di rete, soprattutto in vista di altri futuri progetti di megawatt, come la centrale da 1000 MW/6000 MWh prevista a Ulanqab.