Polkadot (DOT) sfiora il minimo quinquennale mentre il mercato generale cede a dicembre 2025

Al 2 dicembre 2025, il token Polkadot (DOT) si è trovato sotto una pressione di vendita notevole, avvicinandosi pericolosamente alla soglia dei 2,04-2,05 dollari USA. Questo livello di prezzo non si vedeva da agosto 2020, evidenziando una brusca caduta per l'asset, in linea con un trend tecnico prevalentemente ribassista. Il rendimento annuale di DOT mostra un calo del 77% da inizio anno, posizionandolo tra gli asset a maggiore capitalizzazione con le performance peggiori nel corso del 2025.

L'analisi tecnica aggiornata al 2 dicembre 2025 rivela un dominio incontrastato dei venditori. Il token è scambiato decisamente al di sotto dei principali indicatori di riferimento: la media mobile esponenziale (EMA) a 20 giorni è a 2,46 dollari, la media mobile semplice (SMA) a 50 giorni si attesta a 2,82 dollari e la media mobile a 200 giorni è posizionata a 3,56 dollari. L'indice di forza relativa (RSI) sul grafico orario si aggira intorno a 28,8, un segnale tecnico di ipervenduto, sebbene ciò non implichi una ripresa immediata. Un ostacolo cruciale per un potenziale ribaltamento rimane la zona di resistenza a 2,50 dollari, ulteriormente consolidata dalle medie mobili vicine a 2,45 dollari.

Il sentiment generale del mercato delle criptovalute all'inizio di dicembre 2025 era chiaramente orientato al 'risk-off'. Questo clima si è riflesso sul comportamento di Bitcoin, che il 1° dicembre è sceso sotto la soglia degli 87.500 dollari USA a causa dell'incertezza macroeconomica e dell'esaurimento della liquidità. Questo generale deterioramento del sentiment, esacerbato dall'aumento dei rendimenti dei titoli di stato giapponesi, ha innescato una serie di liquidazioni forzate. In particolare, Bitcoin (BTC) ha ceduto fino al 6% all'inizio della sessione asiatica del 1° dicembre, scendendo sotto gli 86.000 dollari, mentre Ethereum (ETH) ha subito una contrazione attestandosi intorno ai 2.800 dollari.

Nonostante il attuale arretramento tecnico, l'ecosistema Polkadot ha continuato a registrare progressi fondamentali significativi. A settembre 2025 è stato lanciato lo stablecoin decentralizzato HOLLAR, garantito da token DOT, come parte della visione del protocollo Hydration per integrare scambi, prestiti e riserve di valore stabile. Inoltre, nell'agosto 2025 è stata istituita la Polkadot Capital Group, con l'obiettivo esplicito di attrarre istituzioni finanziarie tradizionali e società di investimento all'interno dell'ecosistema.

Gli analisti sottolineano che una rottura netta al di sopra della resistenza tecnica di 2,50 dollari potrebbe innescare un rally a breve termine, potenzialmente fino a 2,70 dollari. Tuttavia, il quadro tecnico predominante, con il 78% degli indicatori che segnalano un umore ribassista, suggerisce che, in assenza di tale superamento, la tendenza al ribasso è destinata a persistere. In netto contrasto con questa situazione, il concorrente NEAR Protocol, secondo i dati del 2 dicembre 2025, mostrava un incremento dell'8,2%, evidenziando la divergenza rispetto al sentimento 'risk-off' che gravava su Polkadot.

La capitalizzazione di mercato di Polkadot al momento dell'analisi ammontava a 3,31 miliardi di dollari USA, con il token che occupava la 18a posizione per popolarità su Coinbase. Storicamente, DOT aveva raggiunto il suo picco massimo di 55,13 dollari il 4 novembre 2021; il prezzo attuale si trova quindi a un notevole 96% di distanza da quel massimo storico. Questa debolezza di DOT si inserisce nel contesto più ampio di una ridotta propensione al rischio nello spazio crypto, confermata dal calo del 17,5% di Bitcoin e del 22% di Ethereum registrato durante il mese di novembre.