Pavel Durov fermato in Francia: Telegram potenzia la moderazione tra le sfide legali
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Pavel Durov, fondatore di Telegram, è stato fermato il 24 agosto 2024 all'aeroporto di Le Bourget, vicino Parigi, nell'ambito di un'indagine preliminare condotta dalla Polizia Giudiziaria Nazionale francese.
Durov è stato incriminato per dodici capi d'accusa, tra cui complicità nella gestione di una piattaforma online che facilita transazioni illecite, rifiuto di cooperare con le autorità e complicità nella distribuzione di materiale pedopornografico. È stato posto sotto supervisione giudiziaria con l'obbligo di pagare una cauzione di 5 milioni di euro, di presentarsi due volte a settimana alle autorità e con il divieto di lasciare la Francia. La situazione è in evoluzione, con Durov che deve rientrare in Francia ogni 14 giorni senza una data di appello definita.
Le autorità francesi sostengono che Telegram, a causa della sua limitata moderazione e dell'uso di numeri usa e getta e criptovalute, sia diventato un terreno fertile per frodi e altre attività criminali. Le accuse includono la complicità e la negligenza, con la possibilità di una pena detentiva fino a 20 anni. Durov ha negato le accuse, definendo il caso "legalmente e logicamente assurdo" e sostenendo che Telegram rispetta le normative europee.
In risposta a queste preoccupazioni, Telegram ha annunciato un rafforzamento delle proprie pratiche di moderazione. La piattaforma ha implementato strumenti basati sull'intelligenza artificiale per migliorare la sicurezza della ricerca e filtrare prodotti illegali. L'azienda si è inoltre impegnata a condividere informazioni sugli utenti, come indirizzi IP e numeri di telefono, in casi penali gravi. Sono state rimosse migliaia di canali legati a mercati illeciti, sebbene la migrazione delle attività criminali verso nuove piattaforme rappresenti una sfida continua.
L'efficacia di questi nuovi strumenti di moderazione basati sull'IA, come TidyTalkBot o Octavia, è in crescita, con capacità di analisi in tempo reale e apprendimento continuo per identificare contenuti inappropriati. Questo evento solleva interrogativi cruciali sulle responsabilità delle aziende tecnologiche nella moderazione dei contenuti e sulla capacità delle piattaforme di prevenire l'uso improprio dei loro servizi per attività criminali.
La Francia, con la sua legislazione LOPMI, si pone all'avanguardia nel perseguire penalmente i dirigenti di aziende tecnologiche per i crimini commessi attraverso le loro piattaforme. L'approccio francese mira a responsabilizzare gli operatori delle piattaforme anche in assenza di un coinvolgimento diretto nei reati, evidenziando un cambiamento nel panorama normativo globale nei confronti delle grandi aziende tecnologiche.
Fonti
Yahoo! Finance
Le Monde
BBC News
Le Monde
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